venerdì 9 gennaio 2015

Gli Aztechi

Nuovo video sulle civiltà precolombiane: questa volta ci occupiamo degli Aztechi e scopriamo qualcosa in più sulla loro affascinante civiltà grazie al documentario di Piero Angela.


Viaggio nell'enogastronomia italiana (prima parte!)

Con i ragazzi di prima abbiamo fatto una ricerca sui prodotti tipici italiani, in particolare sui Dop, i Doc, gli Igt e gli Igp (qui un elenco dei maggiori prodotti certificati italiani).
Ad ogni alunno è stata assegnata una regione italiana e a casa ognuno ha ricercato i prodotti tipici di tale regione. Abbiamo così conosciuto varietà di formaggi, vini, frutta e verdura di cui spesso si ignora l'esistenza, ma che rappresentano l'eccellenza dell'enogastronomia italiana.

Abbiamo anche parlato dei PRESIDI SLOW FOOD, ossia prodotti tipici italiani di qualità tutelati in modo particolare dall'associazione Slow Food, fondata da Carlo Petrini, che rischiano l'estinzione in quanto prodotti in maniere speciali, da animali o piante legati ad uno specifico territorio. 


Abbiamo poi fatto un raffronto tra questi prodotti speciali e buonissimi e il cosiddetto JUNK FOOD, il cibo spazzatura che troppo spesso i giovani mangiano, inconsapevoli del suo essere nocivo per l'organismo.
Abbiamo fatto la differenza tra grassi saturi (nocivi) e insaturi (buoni), parlando dell'olio evo (buono!) e dell'olio di palma (nocivo!), con cui purtroppo sono prodotti la maggior parte dei cibi che i ragazzi mangiano a merenda. Infatti si è poi scatenata la gara a chi leggeva l'etichetta della propria merenda per scoprire con che cosa fosse preparata.

Ai ragazzi ho poi assegnato a casa un video da guardare, da cui ricavare informazioni importanti: è una puntata di Report sui grassi vegetali, molto interessante ed istruttiva! Vedremo cosa colpirà la loro attenzione la prossima volta!

Charlie Hebdo e la libertà di stampa

Una volta ogni due settimane portiamo in classe diversi quotidiani per fare la rassegna stampa, soffermarci su qualche articolo che suscita la nostra curiosità e utilizzare la tematica per scriverci qualcosa su.
Con grande tristezza, stamattina ci è toccato parlare della strage avvenuta l'altro ieri a Parigi, alla redazione di Charlie Hebdo, un giornale satirico che negli ultimi anni aveva pubblicato diverse vignette umoristiche su Maometto e l'Islam.



Il suo direttore, Stephane Charbonnier, in arte Charb, spiegò il suo punto di vista in un'intervista a Sky Tg24 qualche tempo fa, dicendo di preferire la morte ad una vita in ginocchio. Un fulgido esempio di come nella vita la libertà sia il bene più prezioso e di come esprimere la propria opinione sia un diritto imprescindibile dell'uomo, sancito anche da diverse costituzioni (nella nostra, ad esempio, è l'articolo 21 a garantire la libertà di espressione, di parola e di stampa). 


In questa cartina viene mostrata la maggiore o minore libertà di stampa in tutti i Paesi del mondo. Ci sono alcuni Paesi in cui la libertà è massima, come ad esempio il Canada o l'Australia, altri in cui evidentemente non si possono esprimere liberamente le proprie opinioni, come in Cina o in molti Paesi del Medioriente. Una cartina che fa molto riflettere su quanto siamo fortunati, in fondo, a vivere in un Paese in cui non ci sono (troppe) manifeste censure alla libertà d'espressione.

Abbiamo poi riflettuto sul significato della parola SATIRA, derivante dal greco satyros, ossia "satiro", figura mitologica metà uomo metà capretto, personaggio mordace e dispettoso che viveva nei boschi. Il dio dei satiri è Pan, il dio inventore del famoso flauto a canne, connotato da una prepotente sessualità.

 La satira ha origini antichissime: nell'antica Grecia, infatti, negli agoni teatrali si rappresentavano, oltre alle tragedie, anche commedie e drammi satireschi, dal carattere mordace, che avevano la funzione di castigare ridendo mores (come diceva il poeta latino Orazio), ossia di sferzare e di denunciare in modo scherzoso i vizi e i difetti della società.

Pertanto la satira ha sempre avuto un altissimo valore, tanto che Giorgio Forattini, un grande vignettista italiano, dice che essa è la forma più alta di libertà e democrazia.