mercoledì 27 maggio 2015

Climate change? No, thanks!

Dopo aver visto il documentario del National Geographic "Sei gradi", in cui si vedono moltissime immagini dell'uragano Katrina, ci è venuto spontaneo chiederci: ma chi dà i nomi agli uragani? La risposta sta in questo articolo di Focus.


In queste settimane ho parlato molto di cambiamenti climatici coi miei alunni. Abbiamo visto video interessanti e riflettuto sulle possibili soluzioni da adottare. Con due delle mie prime, abbiamo realizzato dei lapbooks su:

a) Conferenza di Rio - Protocollo di Kyoto - Agenda XXI
b) Impronta ecologica dei cibi
c) Cibi inquinanti e non
d) Scuola a impatto zero 
e) Sostenibilità

Il metodo di dividere la classe in gruppi e far realizzare dei lapbooks, ogni volta di diversi tipi, si è rivelato vincente quest'anno: i ragazzi mi hanno confermato di aver imparato molto di più in questo modo che studiando nel modo classico con il libro di testo; inoltre il lavoro in gruppo li ha costretti a confrontarsi tra di loro, ad essere più flessibili e a cercare soluzioni ai problemi che via via si presentavano; ha creato legami e collaborazioni significativi; ha insegnato ai ragazzi ad usare le nuove tecnologie non solo per scambiarsi messaggi su Whatsapp, ma soprattutto per cercare informazioni utili e per sapersi muovere nel mondo.

Il discorso sui cambiamenti climatici mi riporta anche ad un lavoro bellissimo fatto quest'anno, per la seconda volta: la partecipazione al Concorso "Giornalisti nell'erba". Con la mia seconda abbiamo partecipato nella categoria Giornalismo multimediale, realizzando un Powtoon e un'intervista tradizionale, raccontando STORIE DI VITE OLTRE.
Luana, Gaetano, Hera e Maria ci hanno dimostrato con i fatti che realizzare un altro mondo è possibile. Che i cambiamenti climatici si possono fermare, con l'aiuto di tutti noi. Non è poi così difficile!

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