mercoledì 4 novembre 2015

La più bella del mondo

Oggi è la festa delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale. Il Maresciallo dei Carabinieri ci ha invitato a visitare la Stazione che sta proprio di fronte alla nostra scuola. Una bellissima esperienza, che ci ha dato modo di affrontare tanti interessanti discorsi. Innanzitutto abbiamo scoperto il perché di questa festività, partendo dalla sua definizione su Wikipedia

Da lì abbiamo scoperto che in questa giornata il Presidente della Repubblica si reca in visita al Monumento al Milite Ignoto a Roma (ogni nazione ne ha uno: ad esempio, in Francia si trova a Parigi sotto l'Arco di Trionfo, in Inghilterra nell'Abbazia di Westminster), mentre il Presidente del Senato va al Sacrario Militare di Redipuglia, sacrario realizzato da uno dei maggiori architetti razionalisti italiani, Giovanni Greppi.  

Il sacrario militare di Redipuglia. In primo piano la tomba del duca d'Aosta.

Leggendo questo articolo sull'attualità di questa festa, ci siamo addentrati nella meravigliosa landa della Costituzione italiana. Abbiamo iniziato a leggere i principi fondamentali e per alleggerire il discorso, abbiamo guardato il bellissimo commento che ne fa Roberto Benigni.


Questa lezione mi è piaciuta tantissimo, perché Benigni dice che i Padri Costituenti hanno cercato di produrre meno infelicità possibile. Tutte le norme che hanno scritto mirano alla realizzazione piena ed armonica dell'essere umano, alla sua integrazione con gli altri e alla conquista della sua "fetta di felicità".

mercoledì 28 ottobre 2015

Viaggio attraverso le Alpi

Parlando delle montagne, rivedo molto volentieri coi miei alunni di prima questo documentario di Alberto Angela sulle Alpi



 Un documentario davvero ricco di spunti ed approfondimenti! Ad esempio, uno degli approfondimenti che preferisco fare è quello su Otzi, la mummia di Similaun, un uomo preistorico di 5000 anni fa rinvenuto tra i ghiacci della Val Venosta. Si può visitare il sito a lui dedicato per conoscere in che modo sia morto, in che circostanze sia stato ritrovato, il suo abbigliamento e le sue abitudini.

Quest'anno il Museo Archeologico dell'Alto Adige, dove Otzi è conservato, ospita un'interessante mostra, intitolata "Frozen stories", che mostra come a causa dei cambiamenti climatici siano stati rinvenuti molti reperti archeologici sepolti tra i ghiacci. 


venerdì 23 ottobre 2015

La plastica: un problema brutto da morire!

Affrontiamo l'argomento "plastica" all'interno di una lezione virtuale dedicata alle risorse del pianeta e allo sviluppo sostenibile. I ragazzi vogliono sapere in quanto tempo si degrada una bottiglia di plastica. Troviamo questa immagine molto carina:



Sembra una sciocchezza, ma lasciare sulla spiaggia una bottiglietta di plastica dopo aver fatto un pranzo al mare può rivelarsi un vero problema. Per renderlo evidente agli occhi degli scettici, il fotografo Chris Jordan ha girato un breve video che racconta uno dei suoi servizi fotografici. In un'isoletta sperduta nel Pacifico, centinaia di uccelli muoiono per aver ingerito plastica rigurgitata dal mare e depositata sulle coste. Jordan è andato su quest'isola, ha dissezionato gli animali che ha trovato già morti e li ha fotografati, mostrando quanta plastica ci fosse nei loro stomaci!









lunedì 12 ottobre 2015

Una giornata nell'antica Roma

Come vivevano gli antichi Romani? Alberto Angela ce lo spiega in questo video, molto interessante! 
Da leggere il suo libro "Una giornata nell'antica Roma".


giovedì 1 ottobre 2015

Storia romana


Per ripassare argomenti di storia romana già affrontati alle elementari, guardiamo insieme questo documentario di Alberto Angela sulla nascita dell'Impero Romano. I ragazzi stanno imparando a prendere appunti mentre guardano il video, per poi relazionare la prossima volta.

martedì 29 settembre 2015

Descrizioni di amici in cooperative learning

Esempi di descrizioni di amici fatte in modalità "cooperative learning":

1) Alessio I******* è il mio migliore amico. Lo conosco da dieci anni, da quando ci siamo incontrati per la prima volta alla scuola materna. Siamo diventati amici perché sono un tipo molto timido, mentre Alessio è molto socievole e ha cercato fin da subito di coinvolgermi nei giochi. 
Alessio ha 12 anni, è nato a C******** il ** marzo  200* e vive vicino a me, insieme a sua madre G. e a sua sorella S.
È alto 1,70 m, dunque è un ragazzo abbastanza alto per la sua età, è di corporatura robusta, anche perché è un giocatore di rugby.
Ha un bel viso ovale, che ispira tenerezza al solo guardarlo, anche perché ha due simpatiche guance paffute, che fanno venire voglia di pizzicarle!
Ha i capelli biondo scuro, tagliati a spazzola, con un ciuffetto pettinato di lato, come vuole oggi la moda. Ha dei begli occhi castani, leggermente a mandorla, un naso fine e dritto, le labbra rosse e non troppo carnose, una carnagione rosea e liscia.
Alessio è davvero un buon amico: è molto disponibile nei confronti delle persone a cui vuole bene, è premuroso e si preoccupa di mettere un freno ai miei atteggiamenti sbagliati, in genere è tranquillo, ma può capitare che si lasci andare e faccia anche lui un po’ di confusione, è un tipo anticonformista nel modo di pensare e non si omologa a quello che fanno gli altri, ha un ottimo spirito di squadra.
Nello sport è molto competitivo, vuole sempre tenere la situazione sotto controllo e se gli capita di non vincere una partita, si arrabbia molto, sia con se stesso che con i compagni di squadra.
Gli piace molto mangiare, specialmente cose dolci: infatti, quando si festeggia un compleanno in classe, è sempre il primo a fiondarsi sul buffet!
Nonostante abbia qualche difetto, io gli voglio comunque molto bene e spero saremo sempre amici.

2) Clarissa I**** è la mia migliore amica. Ci siamo conosciute al parco, quattro anni fa, e siamo diventate subito amiche, perché siamo molto simili di carattere e abbiamo gli stessi gusti.
Clarissa ha 11 anni, è nata a C****** il ** dicembre 200*, vive in una bella casa di campagna con sua madre F., suo padre T. e suo fratello L. Ha anche un cane e un gatto, perché è molto amante degli animali.
È alta 1,45 m, un po’ più bassa della media delle ragazze della sua età, è molto magra.
Ha lunghi capelli biondi, ha delle sopracciglia castane che incorniciano (fanno risaltare) i suoi begli occhi azzurri. Ha un naso piccolo e leggermente a patata, ha le labbra rosee e abbastanza carnose.
 Ha un carattere molto solare, è molto umile, cordiale e ha un profondo senso dell’onestà.
Ha il difetto di parlare molto (a volte troppo!) con le sue amiche, tanto che può capitare che rientri in ritardo dalla ricreazione, rischiando un rimprovero dall’insegnante!
È molto disordinata e la sua stanza è un vero disastro: sembra che sia passato un tornado!
È un tipo molto testardo e vuole sempre avere ragione e tenere la situazione sotto controllo. Se, ad esempio, io voglio andare al parco e lei al cinema, si può stare sicuri che alla fine andremo al cinema, come vuole lei!
Vorrei che io e lei restassimo sempre amiche, perché è molto altruista e so che, se avessi bisogno del suo aiuto, lei per me ci sarebbe in qualsiasi occasione. 

giovedì 24 settembre 2015

La Grecia antica

Iniziamo le nostre lezioni di storia riprendendo argomenti di storia greca e romana, già trattati alla scuola primaria, ma sicuramente da ripassare! Grazie a questo documentario, riusciamo ad approfondire meglio alcuni aspetti che il libro tratta in maniera più semplice.


mercoledì 23 settembre 2015

L'orientamento


Questo è il secondo anno di Scuola Felice! Iniziamo con una lezione di geografia sull'orientamento. Dopo aver letto insieme le pagine del libro dedicate a questo argomento, abbiamo trovato un interessante video su YouTube, che spiega in maniera efficace come orientarsi nello spazio con bussola e carte, il tutto all'interno di un'uscita didattica.
 

giovedì 28 maggio 2015

Non dimentichiamo le minoranze

Nei libri di storia è dato sempre ampio spazio alla storia europea ed occidentale. La storia del resto del mondo, in particolare quella che riguarda le minoranze etniche, è sempre snobbata. Siccome questa cosa mi fa arrabbiare non poco, ho deciso di snobbare anch'io la Rivoluzione Francese e di far concentrare i ragazzi sulla storia degli Indiani d'America. 






Siamo partiti da un video sulla Dichiarazione d'Indipendenza Americana, in cui si parla per la prima volta nella storia di concetti come la ricerca della felicità e della libertà individuale. Ma questo discorso, a quanto pare, valse solo per i bianchi, perché felicità e libertà non furono concessi ai milioni di Pellirosse che vennero sterminati nel XIX secolo. 




Abbiamo poi visto una puntata di Overland, un programma di viaggi su Raiuno, in cui si presentavano i luoghi in cui erano vissute le tribù di Indiani d'America. In questo modo, la nostra lezione è stato un mix di storia e geografia!

Subito dopo aver visto questo documentario, i ragazzi si sono divisi in gruppi e a ciascuno è stato assegnato un argomento da approfondire:

1) le principali tribù di Indiani d'America

2) le riserve indiane

3) le principali battaglie tra Indiani ed Americani

4) le tradizioni dei nativi americani

5) la situazione attuale degli Indiani d'America

Ovviamente, poiché gli argomenti sono molto vasti, il lavoro viene iniziato in classe con l'aiuto degli smartphone personali, ma verrà continuato a casa, dove si cercheranno ulteriori materiali per buttare giù l'articolo finale.

mercoledì 27 maggio 2015

Climate change? No, thanks!

Dopo aver visto il documentario del National Geographic "Sei gradi", in cui si vedono moltissime immagini dell'uragano Katrina, ci è venuto spontaneo chiederci: ma chi dà i nomi agli uragani? La risposta sta in questo articolo di Focus.


In queste settimane ho parlato molto di cambiamenti climatici coi miei alunni. Abbiamo visto video interessanti e riflettuto sulle possibili soluzioni da adottare. Con due delle mie prime, abbiamo realizzato dei lapbooks su:

a) Conferenza di Rio - Protocollo di Kyoto - Agenda XXI
b) Impronta ecologica dei cibi
c) Cibi inquinanti e non
d) Scuola a impatto zero 
e) Sostenibilità

Il metodo di dividere la classe in gruppi e far realizzare dei lapbooks, ogni volta di diversi tipi, si è rivelato vincente quest'anno: i ragazzi mi hanno confermato di aver imparato molto di più in questo modo che studiando nel modo classico con il libro di testo; inoltre il lavoro in gruppo li ha costretti a confrontarsi tra di loro, ad essere più flessibili e a cercare soluzioni ai problemi che via via si presentavano; ha creato legami e collaborazioni significativi; ha insegnato ai ragazzi ad usare le nuove tecnologie non solo per scambiarsi messaggi su Whatsapp, ma soprattutto per cercare informazioni utili e per sapersi muovere nel mondo.

Il discorso sui cambiamenti climatici mi riporta anche ad un lavoro bellissimo fatto quest'anno, per la seconda volta: la partecipazione al Concorso "Giornalisti nell'erba". Con la mia seconda abbiamo partecipato nella categoria Giornalismo multimediale, realizzando un Powtoon e un'intervista tradizionale, raccontando STORIE DI VITE OLTRE.
Luana, Gaetano, Hera e Maria ci hanno dimostrato con i fatti che realizzare un altro mondo è possibile. Che i cambiamenti climatici si possono fermare, con l'aiuto di tutti noi. Non è poi così difficile!

mercoledì 6 maggio 2015

I cambiamenti climatici

Sul libro di geografia della prima, c'è un capitolo dedicato ai climi. Lo bypasso volentieri, dato che questi argomenti sono stati già abbondantemente trattati alle elementari e non c'è motivo di ripeterli. Alla fine del capitolo, però, c'è un approfondimento sui cambiamenti climatici e io, che amo gli approfondimenti, mi ci butto a capofitto. La settimana scorsa abbiamo visto parte del film "Una scomoda verità" di Al Gore, in cui vengono prospettati scenari sconfortanti per il nostro futuro se non si inverte la rotta del cambiamento climatico. La visione risulta ancora più deprimente se si pensa che il film risale a 10 anni fa e poco o nulla è cambiato da allora.



Oggi invece abbiamo visto il documentario del National Geographic "Sei gradi", in cui si spiega come cambierebbe il mondo se la temperatura aumentasse di 1°, 2°, fino a 6°. 


giovedì 30 aprile 2015

Boccaccio

Oggi parliamo di Boccaccio e leggiamo in classe un racconto del Decameron. Che italiano diverso da quello che parliamo oggi! Per aiutarci a capire meglio questo importante autore del Trecento e la sua opera, i ragazzi guarderanno a casa questo video, prendendo poi degli appunti per relazionare nella prossima lezione.

giovedì 23 aprile 2015

Videolezioni di storia

Uno dei mali della scuola italiana, a mio parere, è il voler portare avanti programmi sterminati in un anno scolastico. Succede così che il programma di storia del secondo anno delle medie preveda di parlare di argomenti che vanno dal Rinascimento all'inizio dell'Ottocento. Ma come si può studiare bene una tale miriade di argomenti nell'arco di pochi mesi?

Per ovviare a tale problema, ho impostato il mio lavoro su varie attività di flipped learning. In particolare, per affrontare il Seicento e parte del Settecento, ho assegnato a ciascun alunno un video da guardare a casa e poi esporre in classe ai compagni, tratto dalla raccolta di videolezioni della Treccani, semplici ed intuitive, ma molto ben fatte.




giovedì 9 aprile 2015

Ligabue e le figure retoriche

Continua il nostro viaggio nel mondo delle figure retoriche. Ho trovato questo video sulle figure retoriche di suono e di ordine e per capirle meglio, abbiamo avuto un maestro d'eccezione: Luciano Ligabue, che nelle sue canzoni usa moltissime figure retoriche, in particolare assonanze, chiasmi, poliptoti e anafore.

Quindi, per esercitarci, abbiamo ascoltato "Siamo chi siamo" e "Il muro del suono" con le lyrics in sovrimpressione e abbiamo cercato di scovare tutte le figure retoriche contenute in queste splendide canzoni.





martedì 31 marzo 2015

Le figure retoriche: studiamole con la musica!

Dopo aver visto il film "Il postino" con Massimo Troisi, tratto dal libro di Antonio Skàrmeta "Il postino di Neruda", grazie al quale i ragazzi hanno cominciato a capire l'essenza della poesia, oggi ho introdotto le figure retoriche realizzando una mappa concettuale con il sito MindMup

MindMup permette di creare mappe concettuali in maniera semplice ed intuitiva ed è gratuito. Una volta salvata la mappa, la si può pubblicare su Google Drive, la si può condividere su Facebook o Twitter.

Una volta che saranno più o meno chiare le principali figure retoriche, ho intenzione di analizzare testi della canzone d'autore italiana, da Battisti a De Andrè fino a Ligabue, per trovare in essi questi espedienti poetici. Intanto oggi a ricreazione ci siamo divertiti ad ascoltare "Il più grande spettacolo dopo il Big Bang" di Jovanotti, nella quale sono usate anafora e climax, come spiega questo articolo.


Consiglio ai colleghi che passano di qui di leggere questo interessante articolo scritto da un docente dell'Università di Venezia, sull'utilità delle canzoni per far apprendere ai ragazzi le figure retoriche e altre strutture poetiche.

mercoledì 25 marzo 2015

La biodiversità

Partendo da una lettura sul libro di geografia dal titolo "La biodiversità è in pericolo?", con una delle mie prime ho approfondito l'argomento "biodiversità".

Alpi Gran Paradiso / ©: wwf italia foto Sara Bragonzi

Dopo un primo brainstorming sul significato di questo termine, abbiamo navigato nel sito del WWF, associazione ambientalista e animalista che si occupa da moltissimi anni di salvaguardare la biodiversità. Sul sito si dice che "la biodiversità è la ricchezza della vita sulla Terra". Una ricchezza inestimabile, di cui molto spesso ci dimentichiamo. Una ricchezza che, come recita la famosa frase (non si sa se di Antoine de Saint-Exupéry o se di un vecchio saggio indiano), "non abbiamo ricevuto in eredità dai nostri padri, ma ci è stata data in prestito dai nostri figli". 

Negli ultimi anni molta di questa biodiversità è andata perduta e le cause sono molteplici, dall'immancabile inquinamento alla deforestazione, fino alla pesca e alla caccia selvagge e non sostenibili. 

Abbiamo visto che le nostre Alpi sono uno scrigno di biodiversità, ma i cambiamenti climatici minacciano questa sorta di enorme laboratorio scientifico a cielo aperto, per usare le parole di Luca Mercalli, Presidente della Società Meteorologica Italiana, che in questa intervista spiega i rischi per la Natura dovuti al climate change

martedì 24 marzo 2015

Un modo divertente e dinamico di studiare: il LAPBOOK

Grazie a Sybille Kramer, un'artista altoatesina e mamma homeschooler che ho conosciuto sul web, ho scoperto la pratica del lapbook (qui un sito interamente dedicato a questo argomento che spiega come realizzare diversi tipi di lapbook, qui e qui i blog di Sybille sulla sua esperienza di homeschooling). 


Esempio di lapbook sul vetro


E' un modo divertente e dinamico di studiare, soprattutto in classe lo si può utilizzare dividendo i ragazzi in più gruppi e assegnando a ciascun gruppo un argomento diverso su cui realizzare il lapbook. Si può organizzare questo lavoro sia su due piedi (il risultato ovviamente sarà più semplice), sia scaricando da casa materiali ed immagini e distribuendoli agli studenti che poi dovranno farne buon uso per il loro lapbook. Esso è poi una buona base di partenza per un'esposizione orale dell'argomento prescelto. 

Esempio di lapbook su Cristoforo Colombo

Noi oggi abbiamo realizzato dei piccoli lapbook che dovevano simulare delle miniguide di viaggio in Belgio, Lussemburgo, Principato di Monaco e Paesi Bassi. L'obiettivo era scrivere tutte le informazioni più utili per chi decide di viaggiare o vivere in uno di questi Paesi, per cui ai ragazzi ho detto di concentrarsi sull'economia (scrivendo in quali settori è più facile trovare lavoro), sui luoghi principali di interesse, legandoli anche ai personaggi famosi (ad esempio in Olanda è d'obbligo visitare i luoghi legati a Van Gogh o ad Anna Frank) e all'enogastronomia, che è sempre espressione vitale di un popolo. 

venerdì 20 marzo 2015

I fiumi

Con una delle mie prime stiamo studiando i fiumi. Ho trovato questo articolo molto interessante che parla dei 10 fiumi più lunghi del mondo.

Fiumi Più Lunghi Del Mondo Rio Delle Amazzoni


Un sito molto interessante per scoprire tante curiosità sulla geografia, sulla storia, sulla geologia, sull'astronomia e su tante altre materie è Impariamo curiosando

martedì 17 marzo 2015

Cosa c'è dietro al tonno

Nel costruire la nostra presentazione sui "luoghi acquatici" in Europa con il programma Slides di Powtoon, abbiamo approfondito alcuni argomenti sul Mediterraneo. In particolare, abbiamo visto come, a causa dell'inquinamento e della pesca intensiva, negli ultimi anni alcune specie di pesci stiano diminuendo drasticamente e molte altre (in particolare quelle di grossa taglia) siano contaminate da mercurio e altri metalli pesanti. Bisogna dunque stare attenti a cosa si compra e a cosa si mangia!



Abbiamo visto che la Rio Mare è molto attenta a praticare una pesca sostenibile ed è possibile rintracciare la provenienza del tonno nelle scatolette che acquistiamo. Sul tonno, infatti, bisogna stare molto attenti, perché è una delle specie più contaminate, tanto è vero che anche le Iene hanno dedicato un servizio a questo argomento. 


Quindi abbiamo imparato che da consumatori, possiamo operare delle scelte sostenibili per il pianeta, quindi acquistare prodotti che non facciano male alla nostra salute e anche alla nostra Madre Terra!

Approfondimento su Martin Lutero

Per approfondire quanto sappiamo su Lutero e la Riforma protestante, abbiamo iniziato a guardare un documentario molto interessante, diviso in più parti. Una prima parte l'abbiamo guardata in classe insieme, poi ho assegnato per casa la visione di altre due parti (con la raccomandazione di prendere appunti su quanto visto).


venerdì 6 marzo 2015

Iniziamo a parlare di Riforma protestante e Controriforma...

Oggi abbiamo iniziato il nostro viaggio nella Riforma protestante e nella Controriforma. Credo che su questo argomento avremo molto da lavorare, perché spesso, per i più svariati motivi, ci ritroviamo a parlare della Chiesa, di catechismo, delle incongruenze della religione e del disagio che si prova di fronte a certi rituali e a certi dogmi.

Risultati immagini per martin lutero
Dopo una prima panoramica sulla storia di questo periodo, abbiamo letto parte di un articolo che ricordava il grandioso atto compiuto da papa Giovanni Paolo II il 12 marzo del 2000, quando chiese perdono all'umanità per i peccati commessi nel corso della storia, dalle Crociate all'Inquisizione, dalle conversioni forzate alla debolezza mostrata dal Papa nel condannare la Shoah. Segno questo che la Chiesa ha avuto una storia non proprio cristallina, per cui a distanza di secoli si è sentita la necessità di chiedere scusa per le brutture commesse. 


Un breve video che introduce a questa tematica lo si può trovare qui

martedì 3 marzo 2015

L'uomo e il mare!

Come parte finale del nostro viaggio tra i luoghi acquatici più interessanti, abbiamo visto un video sull'uomo e il mare, confezionato dal mitico Alberto Angela!

Un articolo interessante sulle bufale!

Stiamo costruendo un Powtoon sui "luoghi acquatici" più interessanti in Italia e in Europa. Ci siamo imbattuti nella leggenda del mostro di Lochness, studiando l'omonimo lago, e per approfondire se si tratti di una bufala o meno, abbiamo letto insieme questo articolo.

(foto: Sam Fentress via Wikimedia Commons)

venerdì 27 febbraio 2015

La tratta degli schiavi

In seguito alle grandi scoperte geografiche del XV secolo, si apre un capitolo della storia dell'umanità davvero tragico: la tratta degli schiavi africani. Purtroppo i libri di testo tradizionali dedicano pochissimo spazio a questa tematica che invece merita di essere approfondita, perché da essa partono molti altri argomenti: i diritti umani, la nascita degli spirituals e del gospel, le malattie che gli schiavi contraevano durante i viaggi transoceanici...Insomma, l'argomento merita più delle poche righe che ci sono sul nostro libro di testo! 


Abbiamo perciò costruito nelle ultime settimane un Powtoon sulla tratta degli schiavi che si trova a questo indirizzo http://www.powtoon.com/show/fcft9CTtuSH/la-tratta-degli-schiavi

La prossima settimana i ragazzi, servendosi di questa presentazione come puntello, relazioneranno su quanto abbiamo approfondito nel corso di queste ultime lezioni, dimostrando se veramente hanno imparato ad indagare le cause profonde di certi avvenimenti. Perché nella scuola felice ciò che conta non è ricordare date o nozioni a pappagallo, ma saper cogliere i punti di contatto tra gli avvenimenti, saper riconoscere la relazione di causa-effetto e imparare a ragionare!

L'olio d'oliva: cosa c'è nelle bottiglie che acquistiamo?

Con due delle mie prime abbiamo fatto un approfondimento sull'olio d'oliva, legandolo allo studio delle colline e delle pianure in Italia e in Europa. Siccome colline e pianure del Mediterraneo sono le regine della coltivazione dell'olivo, ho voluto indagare con i ragazzi le sofisticazioni che purtroppo sono così frequenti in questo campo e insegnare loro come difendersi da false etichette e produttori disonesti, Questo lavoro si lega anche con una visita che faremo tra qualche tempo ad Eataly, il tempio del gusto che si trova in zona Ostiense qui a Roma, dove i ragazzi parteciperanno ad un laboratorio sulla lettura delle etichette. 

Abbiamo quindi visto insieme, in più volte, un servizio di Report che raccontava come la maggior parte dell'olio venduto dalle grandi marche sia un olio di scarsa qualità, proveniente da zone non meglio identificate dell'UE e anche da zone extra-UE. 

Abbiamo capito che ci sono interessi lobbistici dietro al business dell'olio e che quindi per poterci difendere e acquistare un olio che sia di buona qualità, dobbiamo stare attenti soprattutto a due cose: il prezzo (che deve essere non troppo basso) e l'etichetta (che deve riportare la provenienza dell'olio).


Abbiamo concluso il nostro lavoro con una degustazione di olio. Ho portato a scuola due bottiglie d'olio, una acquistata in un negozio di specialità gastronomiche al prezzo di 13 euro a bottiglia, proveniente da coltivazioni biodinamiche della provincia di Frosinone, e una bottiglia di olio di una nota marca da supermercato, al costo di 3 euro a bottiglia. 

Abbiamo giocato a fare i "sommelier": alcuni ragazzi sono stati bendati e ho fatto annusare loro i due tipi di olio, dopo averli versati in due distinte ciotoline. La cosa interessante è che in pochi hanno saputo riconoscere l'odore inconfondibile dell'olio di maggior qualità, segno questo che le aziende olearie lavorano anche sulla sofisticazione dell'odore. 

Infine, abbiamo fatto una degustazione dell'olio buono, preparando una piccola merenda a base di pane di kamut biologico e un filo di questo preziosissimo liquido giallo!
Tutti siamo stati contenti, addirittura i ragazzi hanno intonato "BIS BIS" talmente la merenda era piaciuta! Ma ancor più soddisfacente è stato fare una lezione che avrà sicuramente delle ricadute sulla loro vita, perché è importante per i consumatori conoscere i prodotti che mangiano e sapere cosa scegliere.

giovedì 19 febbraio 2015

Un esempio di cooperative learning: parlare insieme di alimentazione e salute

Oggi ci siamo divisi in quattro gruppi e ciascun gruppo ha lavorato su una diversa indicazione riguardante il cibo.

Il primo gruppo doveva raccontare esperienze personali sul piacere di mangiare insieme.

Il secondo ha fatto un'indagine sui cibi italiani e sui cibi di altri paesi, creando dei grafici e dei sondaggi da inserire in un'eventuale presentazione in Powtoon.

Il terzo ha creato un testo argomentativo sull'invasione del cibo in tv, cercando di capire come mai negli ultimi anni la tv sia affetta da "gastromania", ossia un proliferare eccessivo di programmi di cucina.

Il quarto ha creato un altro testo argomentativo che ha indagato sul rapporto tra il cibo e l'influenza della moda e della pubblicità. Quindi ha ricercato le cause profonde di malattie terribili come l'anoressia e la bulimia.

Questo tipo di lavoro è stato molto interessante, perché ha permesso di testare quanto sia difficile (ma anche stimolante) lavorare in un gruppo e unire le forze per raggiungere un obiettivo.

martedì 27 gennaio 2015

Il giorno della Memoria: storie di sopravvissuti, schiavi di ieri

Ogni anno, in questo giorno, ricordiamo la Memoria dell'Olocausto. Ogni anno cerco di parlarne in modo diverso: quest'anno ho scelto di raccontare delle storie di sopravvissuti, come Alberto Sed e Shlomo Venezia. I racconti delle loro vite (quella di Sed scritta da Roberto Riccardi in "Sono stato un numero" e quella di Venezia nel suo "Sonderkommando Auschwitz") mi hanno colpito e commosso profondamente, facendomi capire quanto grande sia stato l'orrore della Shoah.


Credo però che le loro testimonianze siano comunque da leggere in chiave positiva: guardando alla forza d'animo che non li ha mai abbandonati, alla speranza nel futuro che ha permesso loro di affrontare esperienze terribili (Sed racconta che i tedeschi facevano il "tiro a segno" con i neonati, una cosa impensabile...). E' stato molto interessante un video in cui ci siamo imbattuti, che racconta la storia dei figli della Shoah, ossia dei figli dei sopravvissuti, che si sono ritrovati a fare i conti con genitori dalle anime tormentate, per i quali è stato impossibile riadattarsi senza strascichi alla realtà quotidiana.

Abbiamo approfondito il significato della parola Olocausto, raccontando come è nato l'odio verso gli Ebrei, in quanto uccisori di Gesù, e poi il loro avverso destino nella storia, la reclusione nei ghetti, l'essere malvisti alla stessa stregua degli immigrati che vengono a cercare fortuna o a morire sulle nostre coste: storie di schiavi di ieri e di oggi. La storia della Shoah ci servirà sicuramente come aggancio per il nostro lavoro sulla tratta degli schiavi...

martedì 20 gennaio 2015

Itinerario di Londra in 4 giorni

Abbiamo viaggiato per la splendida città di Londra e questa è la nostra recensione:

1° GIORNO


La nostra prima meta è il British Museum. E’ uno dei musei più importanti del mondo, fondato a Londra nel 1753 da Sir Hans Sloane, medico e scienziato. Contiene manufatti e reperti archeologici dall’Asia, dall’Africa, dall’America, dal Pacifico e naturalmente dall’Europa.
Da ricordare che tutti i musei di Londra sono gratuiti, ma si possono fare offerte volontarie per mantenere in vita queste strutture.
Decidiamo di dedicarci solo ad alcune stanze, perché visitare tutto il museo nei minimi dettagli richiederebbe troppo tempo. Ci concentriamo sulle mummie egizie, sull’arte greca e romana (qui ammiriamo la Stele di Rosetta, che grazie al genio di Champollion ha permesso di decifrare la scrittura geroglifica), sull’arte americana (in particolare Messico e Centroamerica).
Giunta l’ora di pranzo, ci dirigiamo verso Regent Street prendendo un DOUBLE DECKER BUS, ovvero il tipico autobus rosso a due piani.


In un ristorante ordiniamo una cottage pie, un pasticcio di carne e patate arricchita con varie verdure.
Dopo aver mangiato e aver passeggiato per le vie limitrofe (e aver anche fatto un po’ di shopping), andiamo ad Hyde Park e Kensington Gardens, due dei principali Royal Parks della città. Dentro Hyde Park, andiamo verso lo Speakers' Corner, ovvero un angolo del parco dove le persone possono tenere dei discorsi, esprimendo liberamente le proprie opinioni. Anticamente ha ospitato personaggi del calibro di Karl Marx, Lenin o George Orwell, oggi invece ospita una gran quantità di oratori dagli intenti più disparati, dai più seri ai più strampalati.
La sera per cena andiamo in uno dei pub più tipici di Londra, il Cittie of Yorke: i Londinesi hanno proprio l'abitudine di recarsi in un pub subito dopo il lavoro, per bere una bevanda alcolica, in prevalenza birra, ma anche gin e whisky, vini dolci come lo sherry. Le birre inglesi sono di due tipi: la ale, più forte e strutturata, e la lager, più leggera.
Accompagniamo la nostra birra con un buon piatto di fish and chips, merluzzo pescato nel Tamigi e patatine fritte, che è uno dei piatti tipici britannici.


2° GIORNO
La mattina del secondo giorno facciamo la classica english breakfast, con
pane tostato, bacon, baked beans (fagioli in salsa di pomodoro). È possibile aggiungere anche altre specialità, come le bubble & squeak (frittelle di patate e verdure) e le hash browns (frittelle di patate tagliate a pezzettini).
Una colazione anche troppo abbondante per le nostre abitudini, ma che in Inghilterra ha la sua spiegazione: la maggior parte degli inglesi pranza fuori casa, spesso con un panino o un'insalata, per cui la colazione deve dare l'energia necessaria ad affrontare tutta la giornata.
Ci dirigiamo subito al Tower Bridge, finito di costruire nel 1894 e rimodernato tra il 2008 e il 2012, tra i ponti londinesi più conosciuti. Dalla sua passerella soprelevata, che si alza al passaggio delle navi, si può ammirare un meraviglioso panorama di Londra. Collega il distretto di Southwark alla Torre di Londra. È una massiccia costruzione fortificata costruita dai Normanni nel Medioevo, il cui scopo originario era essere una prigione, fino a divenire oggi uno dei luoghi di maggiore interesse turistico. È composto da diversi edifici fortificati usati come fortezza. È protetta da beefeaters, guardie poste a protezione della Torre, che si occupano anche di controllare che i corvi non volino mai via da lì: ciò significherebbe la fine della monarchia! È considerato uno dei patrimoni dell'Unesco e vi si possono vedere i gioielli della Corona e le armerie reali.
Per pranzo decidiamo di assaggiare il roast beef, servito a fette con patate e verdure. Come dolce prendiamo un pudding.
Nel pomeriggio andiamo al London Eye, una ruota panoramica che ricorda la ruota di una bicicletta, formata da 32 capsule, ognuna delle quali contiene fino a 25 persone. Durante il giro, che dura circa mezz'ora, si possono vedere il Big Ben, il Parlamento e tutto il centro di Londra con oltre 50 monumenti avvistabili, ma se il tempo lo permette, si possono vedere anche i dintorni di Londra. La ruota gira molto lentamente, per cui permette di vedere bene tutto il panorama.
In serata andiamo al The gun, un pub in riva al Tamigi.

3° GIORNO
Per colazione andiamo da Starbucks, scegliendo fra diversi tipi di caffè e cappuccini e dolci. Poi ci dirigiamo verso Buckingham Palace, la residenza ufficiale della Monarchia britannica. È un punto di riferimento per tutti i cittadini del Regno. Si svolgono qui molte cerimonie pubbliche ed è famoso il suo cambio della Guardia alle 11.30, che è possibile osservare dal piazzale antistante la struttura. Buckingham Palace è formato da 600 stanze e 16 ettari di parco. Le stanze comprendono gli appartamenti di Stato, gli uffici reali, la piscina e il cinema.
Subito dopo andiamo a visitare l'Abbazia di Westminster, dove vengono incoronati e sepolti i re d'Inghilterra. È un grande luogo di culto in stile gotico per gli anglicani.
Dopo un pranzo a base di hamburger e onion rings (anelli di cipolla), andiamo a Camden Town, una zona densa di vita, con un interessante mercatino, dove restiamo fino a sera, cenando in uno dei numerosi locali dove si fa musica dal vivo.

4° GIORNO
La mattina del quarto giorno ci rechiamo alla National Gallery, un museo che ospita artisti come Leonardo da Vinci, Rembrandt, Van Gogh, Cèzanne e Botticelli.
Ci sono più di 2300 tra opere e dipinti e come anche gli altri musei di Londra, è totalmente gratuito. Gli edifici della National Gallery sono stati costruiti in epoche diverse.
Fuori dalla National Gallery, c'è Trafalgar Square, una piazza dedicata alla battaglia navale vinta dal generale Horatio Nelson contro la flotta franco-spagnola. Alla base della colonna su cui c'è la statua di Nelson, sono stati posti quattro grandi leoni in pietra e numerose fontane caratteristiche.
Nel pomeriggio andiamo a visitare Piccadilly Circus, una piazza molto caratteristica con gigantesche insegne luminose, che è stata definita “l'ombelico del mondo” (the hub of the world). Al centro della piazza c'è la magnifica fontana di Eros, che in realtà rappresenta l'angelo della carità, e che sembra scrutare dall'alto la folla che quotidianamente passa per queste strade.

La nostra visita alla magnifica città di Londra è finita (purtroppo!). Torniamo a casa con la certezza che c'è ancora molto altro da vedere...sicuramente, la prossima volta!

lunedì 19 gennaio 2015

L'analisi logica

L'analisi logica rappresenta spesso uno scoglio. Su questo sito si trovano degli esercizi da fare online e tutta una serie di applicazioni per imparare la grammatica italiana divertendosi!

giovedì 15 gennaio 2015

Paolo, Francesca e tutto ciò che so dell'amore

Dante sa sempre come inviarci messaggi profondi. Oggi lo ha fatto attraverso il Quinto canto dell'Inferno, che abbiamo letto sul nostro libro, ma soprattutto ascoltato dalla voce di Roberto Benigni:


Alcune parole di Benigni mi hanno colpito particolarmente: l'amore è più forte persino di Dio! Francesca, nonostante sia all'Inferno proprio a causa dell'amore per Paolo, continua a bruciare di passione per lui e guai a chi glielo tocca! Per amore di Paolo, accetta persino di soffrire all'Inferno per l'eternità! Un grande insegnamento davvero: è l'amore l'unico comandamento che vale la pena di seguire.

Leggendo i versi di Dante, si viene catapultati nella realtà ultraterrena come fosse un film: con le sue parole, il poeta riesce a tratteggiare mirabilmente i luoghi, le atmosfere e i suoni del regno infernale. Riusciamo a percepire l'oscurità, la rabbia, la sofferenza, il dolore, i pianti e le urla, il vento impetuoso che sballotta da tutte le parti i lussuriosi del secondo cerchio. Soffriamo con loro e partecipiamo veramente alla storia tragica e bellissima di Paolo e Francesca. 

venerdì 9 gennaio 2015

Gli Aztechi

Nuovo video sulle civiltà precolombiane: questa volta ci occupiamo degli Aztechi e scopriamo qualcosa in più sulla loro affascinante civiltà grazie al documentario di Piero Angela.


Viaggio nell'enogastronomia italiana (prima parte!)

Con i ragazzi di prima abbiamo fatto una ricerca sui prodotti tipici italiani, in particolare sui Dop, i Doc, gli Igt e gli Igp (qui un elenco dei maggiori prodotti certificati italiani).
Ad ogni alunno è stata assegnata una regione italiana e a casa ognuno ha ricercato i prodotti tipici di tale regione. Abbiamo così conosciuto varietà di formaggi, vini, frutta e verdura di cui spesso si ignora l'esistenza, ma che rappresentano l'eccellenza dell'enogastronomia italiana.

Abbiamo anche parlato dei PRESIDI SLOW FOOD, ossia prodotti tipici italiani di qualità tutelati in modo particolare dall'associazione Slow Food, fondata da Carlo Petrini, che rischiano l'estinzione in quanto prodotti in maniere speciali, da animali o piante legati ad uno specifico territorio. 


Abbiamo poi fatto un raffronto tra questi prodotti speciali e buonissimi e il cosiddetto JUNK FOOD, il cibo spazzatura che troppo spesso i giovani mangiano, inconsapevoli del suo essere nocivo per l'organismo.
Abbiamo fatto la differenza tra grassi saturi (nocivi) e insaturi (buoni), parlando dell'olio evo (buono!) e dell'olio di palma (nocivo!), con cui purtroppo sono prodotti la maggior parte dei cibi che i ragazzi mangiano a merenda. Infatti si è poi scatenata la gara a chi leggeva l'etichetta della propria merenda per scoprire con che cosa fosse preparata.

Ai ragazzi ho poi assegnato a casa un video da guardare, da cui ricavare informazioni importanti: è una puntata di Report sui grassi vegetali, molto interessante ed istruttiva! Vedremo cosa colpirà la loro attenzione la prossima volta!